A seguito della pubblicazione dei dati OPIS, (anno accademico 2016-17), i docenti del Consiglio di Area Didattica sono stati invitati a prendere visione delle Opinioni e dei Suggerimenti espressi dagli studenti sia relativi ai singoli insegnamenti e sia ai due corsi di studio, triennale (SEF) e magistrale (PSEF), nel loro complesso.
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Da una lettura complessiva dei dati, possiamo dire che gli studenti sono soddisfatti dei nostri corsi di studio e la soddisfazione risulta più alta rispetto all’andamento degli altri corsi in Facoltà.
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Le principali criticità individuate dai docenti e che necessitano di una riflessione comune e la scelta di azioni condivise riguardano:
- lo scarso possesso delle conoscenze preliminari per la comprensione degli argomenti del corso (nel corso triennale dichiarato dal 20%, valore di due punti percentuali più basso rispetto alla Facoltà), molto più elevata nel corso magistrale (quasi il 40%);
- il carico di studio non sempre proporzionato ai crediti assegnati, in particolare nel corso di laurea triennale;
- la necessità di prevedere prove di esame intermedie;
- un migliore coordinamento tra i docenti del corso, in particolare nel corso magistrale.
Le azioni intraprese dai docenti del CAD per cercare di risolvere le criticità elencate, in parte già avviate, sono le seguenti:
Per lo scarso possesso delle conoscenze preliminari
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Prevedere un maggior numero di lezioni iniziali introduttive agli argomenti di base di ogni insegnamento. Alcuni docenti suggeriscono di: dedicare una parte iniziale delle lezioni al lessico specifico della materia; avviare il corso a partire da una discussione sulle lacune scolastiche indicate dagli studenti utile anche a favorire la motivazione allo studio; somministrare un questionario iniziale per monitorare le conoscenze in ingresso.
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Inserire insegnamenti di base nel corso di studi triennale (vedi Educazione e neuroscienze inserita nella programmazione 2017-18) o invertire l’ordine di alcuni insegnamenti per favorire una corretta propedeuticità (nella programmazione 2017-18 per esempio Psicometria, che riguarda gli aspetti di base della materia, è previsto al secondo anno rispetto a Tecnica di analisi dei dati che passa al terzo anno. Insegnamento in cui si potranno affrontare argomenti più avanzati facendo tesoro delle competenze acquisite a Psicometria l'anno precedente).
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Incrementare la varietà dei testi a scelta per le prove d’esame dei non frequentanti, in modo da venire incontro alla diversità dei possibili interessi.
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Mettere a disposizione degli studenti un tempo di ricevimento al termine della lezione per chiarimenti e spiegazioni di questioni che risultano più complesse relativamente alla disciplina insegnata (azione intrapresa in particolare dai docenti che hanno gli studi in altra sede). Alcuni docenti dichiarano di essere disponibili a incontrare gli studenti, ricordandolo a lezione, anche in appuntamenti da concordare via mail.
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Per i corsi magistrale si suggerisce una miglior raccordo e una maggiore coerenza con le materie del triennio e ci si impegna a prestare più attenzione agli studenti provenienti da altri corsi triennali, magari prevedendo alcune letture introduttive.
Per l’alleggerimento del carico di studio
I docenti escludono la riduzione dei testi da studiare, ritenuti adeguati ai CFU, ciò anche per evitare il rischio di diminuire la qualità dello studio delle singole discipline trattandosi di studi universitari. Tra le azioni si segnala quella di: usare maggiormente repertori, enciclopedie, dizionari, testi introduttivi e altri sussidi di base; prevedere un accompagnamento più attento che orienti lo studente rispetto alla priorità dei contenuti di ogni singolo testo, ma soprattutto ai collegamenti tra i contenuti; alleggerire il programma o sostituire alcuni testi in programma con altri sullo stesso argomento, ma maggiormente divulgativi e/o più sintetici; stimolare gli studenti, anche nel corso delle lezioni, a indicare gli argomenti che appaiono più ostici e complessi da memorizzare e fornendo chiavi di lettura degli stessi.
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Per le prove di esame intermedie
In generale i docenti, pur favorevoli all’inserimento di prove intermedie/esoneri, evitano di proporle per evitare che gli studenti si assentino dalle lezioni dei colleghi per prepararsi a tali verifiche.
Vista però la richiesta fatta da molti studenti alcuni hanno proposto di: sperimentare micro-verifiche “a sorpresa” i cui esiti, a scelta dello studente, possono contribuire alla valutazione finale; aumentare il numero degli appelli.
Per il materiale didattico da mettere a disposizione
I docenti si impegnano a utilizzare sempre di più la piattaforma elearning e a rendere disponibili i materiali via via che sono trattati dopo ciascuna lezione.
Per il coordinamento tra i altri docenti
Il coordinamento con gli altri insegnamenti rimane un punto su cui lavorare. Tra i suggerimenti quello di prevedere un CAD a inizio semestre dedicato alla presentazione dei programmi dei diversi insegnamenti con la possibilità di concordare interventi comuni a più discipline, seminari, convegni. Tale incontro sarà occasione per individuare gli argomenti del proprio corso che si sovrappongono/si integrano a quelli affrontati da altri docenti.
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“ … vi saranno sempre due aspetti dell’indagine: le condizioni con cui bisogna fare i conti, o trattare, e le idee che sono piani per affrontare le condizioni o supposizioni per interpretare o spiegare i fenomeni”
(Dewey, Come pensiamo, p.178)